Monday, October 02, 2006

 

Darkel


Darkel e' l'album (e contemporaneamente lo pseudonimo) di uno dei due Air, quello bello, quello antipatico, quello che ai live se ne esce sul palco con un mantello da Nosferatu infischiandone se io, alticcio, gli urlo da un metro "A Batmaaaan!".
Lo stile resta quello del duo di Moon Safari, niente chitarre punk a sorpresa o fm-rock di facile acchito, solo ottimo synthpop con echi retro' e indole caramellosa. Jean-Benoit Dunkel non ci fa rimpiangere troppo l'altra meta' del duo, quello bruttino ma simpatico, che si pettina con la spazzola di ferro e nei video sembra un tecnico finito per sbaglio nell'inquadratura. Be my friend parte potente con dei fraseggi di synth rubati ai Goblin, sembra quasi di assistere ad una scena di Buio Omega, e la cosa non puo' che farci felici, oltre che terrorizzarci. Il singolo At the end of the sky sembra la sigla di un qualche cartone anni '70 con velleita' psichedeliche, modello "Il fantastico mondo di Paul", ed il bel video che lo accompagna avalla questa mia idea (o e' il video che mi ha suggerito l'esempio? emh....). Tv destroy e' quasi un punk-elettronico con un tiro notevole, di notevole presa, me lo aspetto come secondo singolo. Tra ballate piu' soft e pezzi piu' uptempo, si arriva a perle in purissimo stile Air come Earth, che ha un beat davvero potente, come non ne sentivamo dai tempi di Sexy Boy, e Bathroom Spirit, con le sonorita' che fecero la fortuna di La femme d'argent o All i need. Un buon disco, di gradevolissimo ascolto, che non delude i fan dei due ariosi parigini, e che ci aiutera' a sopportare meglio l'attesa del loro prossimo lavoro.

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